TAGLIO DI 4 MILIONI DI EURO ALLA CULTURA IN FVG

La Finanziaria regionale del 2012 ridurrà i fondi al settore della cultura. Lo denuncia il centro–sinistra, che già durante
l’iter in commissione aveva chiesto chiarimenti all’assessore alla cultura Elio De Anna. «Mancano 4 milioni ai fondi per la cultura nella Finanziaria all’esame del consiglio regionale», segnala Pietro Colussi dei Cittadini. «Il settore del teatro avrà minori risorse per quasi due milioni rispetto al 2009, anche il cinema dovrà fare i conti con almeno 200 mila euro in meno, e complessivamente quasi altri due milioni saranno tagliati alle manifestazioni che vanno dal Mittelfest al Folkest, dalla Mostra di Illegio a Vicino/Lontano. Non è vero che ci sono gli stessi stanziamenti. Sta diventando davvero insopportabile il fatto che ogni anno in Friuli Venezia Giulia sia la cultura a rimetterci. Il messaggio che viene dato è che la cultura è un comparto residuale. Invece, bisognerebbe puntare almeno a impegnare l’uno per cento del bilancio regionale per questo settore importante », conclude Colussi. Ma c’è anche uno scontro tra il Pd e la Lega. I tagli al
comparto culturale, che «rischia di pagare il prezzo piú alto della crisi anche nella nostra regione, evidenziano una volta di piú la posizione della Lega Nord, che dimostra ignoranza in materia».
L’affermazione è del consigliere regionale del Pd Paolo Menis, che ricorda gli attacchi del Carroccio al PresidenteTondo sui fondi concessi al cinema. «Sono male informati – dichiara Menis – altrimenti saprebbero che nella Finanziaria
2012 non solo i fondi al sistema cinema sono inferiori rispetto a quelli dello scorso anno in valore assoluto, ma soprattutto lo sono in termini sostanziali, visto che alcune poste di bilancio servono a coprire oneri sostenuti nell’anno 2011, quando questi fondi non sono stati erogati. Soldi che vanno quindi a coprire precedenti impegni ancora non onorati». «Si tratta di fondi molto importanti – prosegue ancora Menis – e non di risorse superflue, che vanno a sostenere un settore già duramente provato dai tagli nazionali, che in Regione costituisce un’eccellenza artistica e produce un indotto ben superiore all’investimento regionale.
Il Friuli Venezia Giulia è infatti al di sopra della media nazionale per numero di biglietti venduti, vanta un panorama
di sale cinematografiche d’indubbia importanza e con una forte vocazione alla qualità: un giro d’affari stimato in circa
15 milioni di euro. Cifre importanti, di cui una quota consistente ritorna subito nelle casse dell’erario grazie all’Iva e altra imposte pagate dalle imprese», è ancora il pensiero del democratico.
«Può darsi che ci siano anche qui degli sprechi, come in tutti i settori, ma non è certo con ragionamenti superficiali e qualunquisti come quelli che abbiamo letto in questi giorni che si contribuisce a evidenziarli», aggiunge Menis.
E sulle polemiche circa la cultura a senso unico, sollevate sempre dalla Lega, Menis osserva come sia «curioso
che simili accuse provengano da chi ha espressamente chiesto fondi per un film, quello su Marco D’Aviano, il cui messaggio politico è fin troppo chiaro». «C’è davvero tanta confusione – conclude Menis – e proprio per questo proprio adesso dovremmo guardare con piú attenzione alla cultura e ai suoi stimoli».
di Paolo Mosanghini
Messaggero Veneto
3 dicembre 2011

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