ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012

Lo struzzo ha messo casa in Friuli Venezia Giulia. Lunedì sera, neanche terminato lo spoglio dei voti, se da un lato il centrodestra, incurante del tracollo politico-elettorale ed aggrappandosi all’anomalo risultato di Gorizia ha parlato di modello Romoli -Tondo da confermare alle regionali del 2013, dall’altro il PD ha continuato, come se un vistoso segno meno non comparisse anche davanti al simbolo di quel partito, nella incredibile zuffa sul nome del “suo” candidato. Come se nulla fosse successo; come se non dicesse nulla la massiccia diserzione dai seggi; peggio, come se la sberla al “sistema” che chi ha votato ha voluto infilare nell’urna non fosse probabilmente solo l’assaggio di quelle che, in mancanza di un radicale cambio di passo, ci riserverà l’urna prossima ventura. E c’è ancora chi insiste nel considerare la leadership di una coalizione un fatto interno al partito, roba dei caminetti della c.d. prima repubblica!
Nossignori! Così non si fa un passo avanti. Soprattutto non si fa fare un passo avanti al Paese, alla regione, ai cittadini del Friuli Venezia Giulia.
Ed a proposito della inamovibilità di un ceto politico che, a dispetto di tutto e tutti, pretende di perpetrarsi ancora in nuove posizioni di potere sbarrando la strada ad ogni ricambio e rinnovamento, il nuovo direttore del Messaggero Veneto ieri ha scritto:”Il grado di insofferenza è talmente elevato da non consentire ai mestieranti in fuga, di qualunque colore essi siano, di mimetizzarsi. Vale anche per il centrosinistra, alle prese con le rituali convulsioni nell’approssimarsi ala scelta del candidato da opporre al governatore Tondo. Una generazione che ha sempre vissuto di politica, e che ancora vorrebbe, pretende di dettare le regole e agita il dibattito. Non si rende conto, pur potendosi ritirare in una quiescenza dorata, che quel che serve al centrosinistra oggi è il cambio di passo che la debâcle pordenonese del centrodestra ha indicato a tutti. Vince chi cambia, chi rinnova, chi spezza il ritmo del passato e annuncia un nuovo slancio verso il futuro. Oppure vince, con merito, Beppe Grillo.”
Ecco, noi Cittadini che, nonostante tutto e resistendo a chi ci vorrebbe afoni e subalterni, abbiamo guardato e guardiamo “naturalmente”, “ancora” a questo PD per un nuovo progetto riformatore e per scrivere insieme una nuova pagina della vita del Friuli Venezia Giulia, sottoscriviamo queste parole di Omar Monestier. Le sentiamo nostre a tal punto da piantare proprio questo paletto sul terreno del confronto, se e quando ci sarà, sul modo di essere e sui progetti di una coalizione nella quale le persone ed il loro vissuto contano. Eccome se contano. Prima di ogni tessera.
Ecco perchè non intendiamo partecipare al gioco della torre che altri prediligono e non vogliamo sentir parlare solo di organigrammi e di posti da spartire (oggi Bruno Zvech, già segretario regionale del PD vincitore delle primarie interne contro Moretton, parla di “partito in balia del carrierismo”).
Non ci interessa dire qui che una lezione importante il PD (quello senza la L come ha detto Orlando) dovrebbe averla imparata dal voto di domenica se avrà saputo riflettere sul perchè in tanti Comuni le liste civiche hanno fatto la differenza e sul perchè, in altri Comuni, altre liste civiche hanno alla fine deciso di presentarsi da sole al giudizio degli elettori, fuori da ogni coalizione.
Adesso è il momento di guardare avanti e di partire dalle cose da fare, da un programma utile alla gente del Friuli Venezia Giulia. Vogliamo si riparta dal Friuli Venezia Giulia.
Non saremo spettatori muti né servi schiocchi. A prescindere.

Link ai RISULTATI ELETTORALI
http://amministrative2012.regione.fvg.it/

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