CULTURA: UN AGGIORNAMENTO DOPO L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2012

In attesa del tanto strombazzato testo unico della cultura che dovrebbe approdare in Giunta in questi giorni, come di consueto tracciamo un bilancio delle risorse destinate al comparto culturale dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio dei primi di luglio. In linea di massima possiamo dire che le risorse consolidate del 2012 sono sostanzialmente uguali a quelle dell’anno precedente in quanto sono stati “recuperati” gran parte dei fondi che mancavano.
Ecco dunque il quadro articolato della spesa regionale per la cultura:

– servizi culturali 32.08 milioni (2012) 32.51 milioni (2011)
– beni culturali 25.05 milioni (2012) 24.49 milioni (2011)
– lingue minoritarie 9.12 milioni (2012) 9.89 milioni (2011)
Totale 66.25 milioni (2012) 66.89 milioni (2011)

Nel dettaglio va evidenziato il fatto che il comparto teatrale – escluso il teatro Giovanni da Udine – ha recuperato buona parte del milione di euro che ancora mancava, registrando un disavanzo di 213 mila euro su un totale di 9.945.000 mila euro.

Va segnalata, invece, la situazione gravissima in cui versano le due storiche istituzioni teatrali triestine: la Fondazione lirica Giuseppe Verdi – cui è stato concesso di slittare di un altro anno la restituzione del maxi prestito di 18 milioni di euro concesso nel 2007 – recentemente commissariata dal Ministro della cultura e su cui grava un deficit di ben 20 milioni di euro ed il Teatro Stabile del FVG Rossetti ( implementato con 150 mila euro) e che registra anch’esso un buco di bilancio che si aggira sul milione di euro.

Il mondo del cinema ha visto reintegrati i capitoli riguardanti le mediateche, la cineteca del Friuli e gli enti di cultura cinematografica per un totale di 75 mila euro mentre il taglio di 70 mila euro dei fondi destinati ai festival di cinema è stato confermato. Oggi pertanto il comparto del cinema dispone complessivamente di 2.655.000 mila euro.

Purtroppo non ha trovato ascolto la proposta di sostenere con una prima tranche di 300 mila euro il passaggio al digitale delle 30 sale cinematografiche della regione che entro il 1 gennaio del 2014 saranno costrette a farlo dalla scomparsa della pellicola dalla distribuzione. Il Consiglio fortunatamente ha approvato un mio ordine del giorno che impegna la Giunta ad affrontare il problema in occasione della prossima legge finanziaria.

L’assestamento di bilancio è stata anche l’occasione per la maggioranza di affondare senza ragione due realtà virtuose ed invidiateci da tutti: la FVG Film Commission e il Fondo Regionale per l’Audiovisivo. Incredibilmente infatti queste due istituzioni dal 1° gennaio 2013 vedranno le loro competenze affidate rispettivamente all’agenzia Turismo FVG e alla Direzione Centrale delle Attività Produttive. Una scelta – promossa da UDC e Lega ed avvallata dall’Assessore Federica Seganti – che di fatto pone la parola fine alla (ri)nascita del cinema e dell’audiovisivo nella nostra regione: un gesto di miopia politica che non ha precedenti. Molti non si sono nemmeno resi conto di cosa stavano votando ed hanno espresso meraviglia e sorpresa quando gli venne chiesto ragione di una scelta così dissennata.
Scandalosa la contemporanea assegnazione – che mancanza di stile! – di ben 150 mila euro alla casa di produzione del regista Renzo Martinelli per il suo nuovo film “Marco d’Aviano September Eleven 1683” girato integralmente fra la Bulgaria e la Romania con ricadute economiche per il territorio pari a zero. Marchetta leghista dal sapore dichiaratamente anti islam.

Un’occhiata ai capitoli riservati ai grandi eventi culturali consente di registrare, rispetto al dato di inizio 2012, l’implementazione dei fondi destinati all’Azienda speciale Villa Manin (+130 mila) – cui si devono aggiungere altri 370 mila euro per la messa a norma della villa – all’Orchestra sinfonica Mitteleuropea (+100 mila), al Comitato S.Floriano di Illegio (+35 mila euro) e all’Orchestra e Coro S.Marco di Pordenone (+50 mila).
Sono stati inoltre reintegrati i fondi per i diversi capitoli della LR 68/81 (+1,1 milioni di euro), mentre la LR 3/98 conosciuta anche come “legge mancia” è stata praticamente svuotata ed oggi sono rimasti solo 278 mila euro.

Per le “marchette” dei vari consiglieri – definite più elegantemente poste puntuali – la variazione di bilancio ha riservato circa 800 mila euro. Ne segnaliamo alcune perché i lettori possano capire una verità sconcertante: i soldi per la cultura in realtà ci sarebbero, peccato che vengano destinati spesso assai malamente.
Si va dai 20 mila euro per la Nuova Banda di Carlino ai 10 mila euro per l’associazione Gentes Ator pal Mont di Grions del Torre, dai 110 mila euro dell’Istituto di cultura marittima portuale di Trieste ai 35 mila dei Cameristi triestini, dai 20 mila del circolo One More Projet (!?) di Pordenone ai 100 mila dell’associazione Corva Collabora di Azzano Decimo, dai 10 mila degli Amici della Mozartina di Paularo ai 25 mila del Comune di Camino per la manifestazione Terre dell’Uomo.

Da segnalare infine che dopo molti tira e molla sono stati spartiti – dai consiglieri udinesi – i 5 milioni di euro che nel 2007 erano stati stanziati al Comune di Udine per l’acquisto e la ristrutturazione del teatro Odeon celebre per le sue architetture liberty. Due milioni verranno, dunque, utilizzati per la nuova sede del museo friulano di storia naturale nel cosiddetto ex Frigorifero del Friuli, due per la realizzazione del nuovo auditorium del Conservatorio Jacopo Tomadini ed uno per opere di miglioria del cinema Visionario di via Asquini.
Vedremo ora quale di queste opere verrà effettivamente realizzata nei prossimi anni.
Chi vivrà vedrà.
Piero Colussi (Cittadini – Libertà Civica)

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