INDAGINI SUL MUSEO FANTASMA ALINARI

La notizia apparsa nei giorni scorsi sul quotidiano Il Piccolo circa la formalizzazione, da parte del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trieste Federico Frezza, dell’accusa per truffa e malversazione nei confronti del presidente della Fondazione Alinari Claudio de Polo Salbiati, conferma che i nostri dubbi sul museo “fantasma” erano più che giustificati.

Come qualcuno ricorderà, infatti, il 31 gennaio scorso avevamo presentato alla Giunta regionale una interrogazione urgente per sapere a che punto era la realizzazione del Museo Multimediale Fratelli Alinari di Trieste, finanziato con un contributo complessivo di 600 mila euro e di cui in città non c’era nessuna traccia.
In quell’occasione l’Assessore alla cultura Elio De Anna aveva confermato che il contributo era stato completamente erogato fra il 2006 e il 2009 giustificando al contempo la regolarità della procedura amministrativa. Nel confermare le mie preoccupazioni circa l’effettiva realizzazione del progettato polo museale mi invitava a rivolgermi alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per le segnalazioni del caso.
Le notizie apparse sulla stampa in quei giorni hanno poi fatto il resto mettendo in moto le necessarie indagini del tribunale.
Indagini che oggi ci dicono che la Fondazione Alinari avrebbe destinato una parte consistente delle somme percepite per scopi diversi da quelli previsti dalle finalità del contributo della regione.
La procura infatti contesta un danno procurato di 410 mila euro in quanto sembrerebbe che una parte delle risorse ricevute siano state utilizzate per iniziative estranee alla realizzazione del museo multimediale della fotografia.
Il presidente Claudio De Polo avrebbe riconosciuto il fatto, dichiarando però, che si sarebbe trattato di una clamorosa svista degli uffici amministrativi della Fondazione Alinari.
Sia come sia sembra che il Museo della scienza previsto a Campo Marzio non porti troppa fortuna ai disinvolti promotori del progetto e oggi il grande polo scientifico sembra interessare più la procura della Repubblica che la comunità scientifica della città di Trieste.

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