BELLOCCHIO–MARTINELLI DUE PESI, DUE MISURE!

Giudico di pessimo gusto e di dubbia legittimità – ha dichiarato Piero Colussi (Cittadini – Libertà Civica) – la scelta voluta dalla maggioranza regionale di concedere un contributo straordinario al regista Renzo Martinelli per la realizzazione del film “Marco d’Aviano – September Eleven 1683”. Un contributo dello stesso importo che si è cercato di negare in tutti i modi – 150 mila euro – al film di Marco Bellocchio “La bella addormentata”.
Nulla da dire se la Martinelli Film Company International avesse richiesto il finanziamento attraverso i normali canali legislativi previsti dalla L. R. 21/2006 sul cinema, come devono fare tutte le produzioni – anche internazionali – che decidono di ambientare le loro pellicole in Friuli Venezia Giulia. Purtroppo, questo non è il caso del film sulla vicenda – peraltro straordinaria – di Padre Marco d’Aviano, in quanto Martinelli, come aveva già fatto per quello su Carnera, il film lo ha già girato all’estero e precisamente in Romania, dove i costi di produzione sono notoriamente molto più convenienti che in Italia.
In Aula la Lega, accusata di essere l’ispiratrice dell’emendamento vista la nota simpatia di Martinelli per il partito di Bossi – Maroni, ha negato ogni paternità.
I maggiori indiziati di aver ispirato l’operazione rimangono perciò Edouard Ballaman, che quando era Presidente del Consiglio aveva pubblicamente annunciato un sostegno economico al film – ma la sua assenza lascia qualche margine d’incertezza – e l’assessore Elio De Anna se non altro per aver avuto un piccolo ruolo nel film dedicato alla vita di Primo Carnera.
Dieci anni dopo, dunque, trova risposta l’idea già perseguita dall’assessore alla cultura Alessandra Guerra e che l’allora governo Illy appena insediato aveva prontamente cancellato.
Rimane forte la sensazione che questa scelta rappresenti un deciso ritorno al passato – nella gestione di questi fondi – dove non ci sono bandi e regole da rispettare, ma conta di più l’ideologia e la vicinanza politica: un segnale assolutamente negativo per quei tanti giovani che tra mille ostacoli stanno cercando una strada per realizzare i loro progetti cinematografici.
Sorprende inoltre il particolare trattamento di riguardo riservato alla Martinelli Film Company cui viene concesso che “sono ammesse anche le spese sostenute prima della presentazione della domanda di contributo e che il contributo potrà essere erogato in via anticipata e in un’unica soluzione”. Modalità solitamente negate alle realtà culturali di casa nostra – ultimamente vessate da una burocrazia borbonica – che fa sorgere qualche dubbio sulla stessa legittimità delle procedure previste.
Una brutta pagina per la nostra regione che si è rivelata in queste settimane incapace di garantire il rispetto delle regole previste – in particolare per i fondi già previsti per il film di Marco Bellocchio – e, al contempo, capace di scelte, che si fondano esclusivamente su presupposti di tipo ideologico come l’annunciato Marco d’Aviano di Martinelli, vessillo anti islam. Preoccupazione ahimè condivisa anche da uno dei massimi studiosi di Padre Marco d’Aviano, lo storico Franco Cardini che, anche recentemente in un incontro a Pordenone promosso da Historia, ha espresso tutte le proprie perplessità sull’oggettività storica dell’opera di Martinelli, motivo per cui ha rifiutato di collaborare alla stesura della sua sceneggiatura.
Il futuro ci dirà – fra Marco Bellocchio e Renzo Martinelli – quale opera la Regione aveva più motivi e doveri di sostenere: io, conoscendo l’opera di entrambi, non ho dubbi.
Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica)

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