13/02/2012

VASTO NON È IN FRIULI VENEZIA GIULIA.
Debora Serracchiani, rispedendola al mittente, ha risposto in maniera convincente alla lettera con la quale Italia dei Valori sollecitava il PD a ripartire dalla foto di Vasto e ad aprire il confronto a tre (PD, IDV e SeL) in vista delle prossime elezioni regionali.
Cosa ha chiesto l’IdV? Un piccolo Bignami della politica: “….confrontare le nostre visioni in prospettiva, l’individuazione di una leadership che interpreti al meglio l’esigenza un forte ricambio della classe dirigente, la formulazione di un progetto politico fortemente innovatore, la costruzione di un programma di un governo regionale all’altezza delle aspettative delle nostre comunità, le speranze dei nostri giovani di aprirsi a nuove prospettive; l’individuazione di politiche innovative”. Continua a leggere

13/02/2012

VASTO NON È IN FRIULI VENEZIA GIULIA.
Debora Serracchiani, rispedendola al mittente, ha risposto in maniera convincente alla lettera con la quale Italia dei Valori sollecitava il PD a ripartire dalla foto di Vasto e ad aprire il confronto a tre (PD, IDV e SeL) in vista delle prossime elezioni regionali.
Cosa ha chiesto l’IdV? Un piccolo Bignami della politica: “….confrontare le nostre visioni in prospettiva, l’individuazione di una leadership che interpreti al meglio l’esigenza un forte ricambio della classe dirigente, la formulazione di un progetto politico fortemente innovatore, la costruzione di un programma di un governo regionale all’altezza delle aspettative delle nostre comunità, le speranze dei nostri giovani di aprirsi a nuove prospettive; l’individuazione di politiche innovative”. Continua a leggere

L’OSPEDALE DI PORDENONE NON PUÒ PERDERE IL DOTT. RUGGERO MELE

La notizia dell’intenzione del dott. Ruggero Mele – responsabile dell’unità operativa di chirurgia della mano  dell’Azienda Ospedaliera Pordenonese – di andare in pensione anzitempo ci ha colto tutti di sorpresa. Le qualità e le capacita di questo medico – specializzato nella chirurgia della mano – le conosciamo ed apprezziamo da tempo: la stessa Regione ha riconosciuto fin dal 1999 a questo reparto la funzione di rilievo regionale. Funzioni che a Pordenone sono riconosciute – ahimè – per pochissime specialità. Perdere questa significherebbe depauperare ulteriormente  la capacità di attrazione e la qualità dell’offerta sanitaria dell’Azienda Ospedaliera.
Non conosco i motivi del disagio attualmente esistente fra il dott. Mele e la direzione dell’ospedale; auspico solo che il direttore generale Luciano Zanelli faccia il possibile – e magari l’impossibile – per far cambiare idea al nostro chirurgo.
Una soluzione diversa rappresenterebbe una sconfitta per tutti.
Piero Colussi
Consigliere regionale “Cittadini-Libertà Civica”

PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE UFFICI POSTALI LA REGIONE ISTITUISCA UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE

“Interrogazione da parte del capogruppo ALUNNI BARBAROSSA”
premesso che il servizio postale riveste anche un importante ruolo sociale e che perciò sarebbe necessario che l’Amministrazione regionale fosse informata dei programmi di riorganizzazione del servizio che incidono sulla quantità e qualità dello stesso;
considerato che, nonostante le proteste dell’ANCI, dei sindaci dei comuni interessati e dei sindacati, è appena divenuta operativa la nuova fase della riorganizzazione di Poste Italiane in Friuli Venezia Giulia. che ha determinato la chiusura di diciotto uffici postali e la riduzione delle aperture in altri venticinque uffici sul territorio regionale;
atteso che la riorganizzazione di questi giorni rischia di essere solo la prima fase di una ristrutturazione ancora in corso e potremmo ritrovarci dunque, tra pochi mesi, con altri sportelli costretti improvvisamente a chiudere;
considerata la necessità di intraprendere tutti i passi necessari affinché ogni ipotesi di razionalizzazione della rete postale, per le sue implicazioni sulla quotidianità dei nostri corregionali, venga concordata non solo con le organizzazioni sindacali, ma con la stessa Regione e gli Enti Locali,
interroga
la Giunta regionale per sapere se non ritenga necessario istituire urgentemente un tavolo di concertazione tra Poste Italiane da un lato e Regione, Comuni ed organizzazioni sindacali dei lavoratori dall’altro, così da consentire un confronto con le reali esigenze del territorio ed evitare che la chiusura di un servizio al pubblico venga calata dall’alto com’è appena accaduto.

Presentata alla Presidenza il 30 gennaio 2012

TUMORI IN FRIULI VENEZIA GIULIA LA REGIONE DIA AVVIO AD UN SERIO STUDIO EPIDEMIOLOGICO

Nei giorni scorsi dopo le notizie pubblicate sulla stampa circa l’alta incidenza dei tumori in Friuli Venezia Giulia ed in particolar modo nella Provincia di Pordenone mi sono recato al CRO di Aviano per chiedere il materiale di documentazione e le necessarie spiegazioni sulla vicenda al dott. Diego Serraino direttore epidemiologia e biostatistica e responsabile del registro regionale dei tumori.
Dal colloquio è emerso che ci sarebbe stato un fraintendimento da parte della stampa circa i dati riportati nel comunicato diffuso dal CRO in occasione della presentazione del rapporto “I tumori in Friuli Venezia Giulia. Dati di incidenza, sopravvivenza e prevalenza: aggiornamento al 2007” pubblicato nel settembre 2011 dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Centro di Riferimento Oncologico di Aviano. Nell’occasione mi sono anche impegnato, vista la delicatezza dell’argomento, a promuovere una urgente audizione in Commissione regionale Sanità così da poter consentire ai ricercatori del CRO di illustrare ai commissari i dati ed i contenuti della ricerca del Registro Tumori del FVG.
Il presidente della III Commissione consiliare Giorgio Venier Romano su sollecitazione del vice Sergio Lupieri ieri ha accolto prontamente tale richiesta convocando i responsabili del Registro Tumori ed i curatori della ricerca in audizione a Trieste per martedì 14 febbraio alle ore 14.30.
Allo stesso tempo, però, sollecitavo il dott. Diego Serraino a rettificare quanto prima  quelle informazioni che, a suo dire, erano state riportate in maniera incompleta dalla stampa e che avevano suscitato tanto allarme nei cittadini.
Onestamente mi aspettavo la convocazione di una conferenza stampa indetta dai vertici del CRO – direttore generale, direttore scientifico – finalizzata ad una corretta informazione su dati così sensibili.
Apprendo dalle agenzie, con una certa sorpresa, che la conferenza stampa è stata invece indetta dal Presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani e che si svolgerà martedì 7 febbraio alle 11 nella sala stampa della stessa, con l’obiettivo di “fornire una precisa lettura dei dati sui tumori in regione e correggere interpretazioni errate e allarmismi ingiustificati”.
Pur apprezzando la preoccupazione del Presidente Ciriani mi meraviglio che i vertici del CRO – che semmai dovrebbero fare riferimento istituzionalmente alla Regione – non abbiano ritenuto urgente e necessario promuovere autonomamente una analoga iniziativa.
Comunque sia rimane da capire perché in Friuli Venezia Giulia “l’incidenza di tumori maligni e la mortalità per neoplasie sono tra le più alte d’Italia. Il tasso di mortalità pari a 42,66 per 10.000 ed è secondo solo a quello della Lombardia.”: lo diceva nel 2009 a pag. 9 l’Assessore regionale alla salute Vladimiro Kosic nel Libro Verde sul futuro del sistema sociosanitario regionale.
Credo che per rassicurare i cittadini su questo punto più che una conferenza stampa sarà necessario avviare un serio studio epidemiologico che dia risposte ai tanti dubbi e alle tante preoccupazioni che questo triste primato assegna alla nostra regione.

Piero Colussi Consigliere regionale Cittadini-Libertà Civica

FVG REGIONE CON LA PIÚ ALTA INCIDENZA DI MALATTIE ONCOLOGICHE IN ITALIA

Confesso che, purtroppo, la notizia pubblicata ieri con grande rilievo, che siamo la regione e la provincia con la più alta incidenza di malattie oncologiche in Italia non mi ha colto di sorpresa.
Gli ultimi dati disponibili all’anno 2007 raccolti dal Registro dei Tumori del Friuli Venezia Giulia affidato al CRO di Aviano sono noti da tempo e personalmente li ho segnalati con grande preoccupazione anche recentemente in occasione della discussione in Consiglio regionale del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti urbani dove evidenziavo la correlazione fra l’incenerimento degli stessi, la produzione di molecole altamente inquinanti (diossine in primis) e le negative conseguenze sulla qualità dell’aria che respiriamo. Mi riferivo, ovviamente, al prossimo utilizzo del CDR-Q nel cementificio di Fanna. Continua a leggere

06/02/2012

Abbiamo scritto nell’ultimo editoriale che la difesa ed il rilancio dell’autonomia speciale della nostra regione non si misuravano solo sulla capacità di negoziare nuove norme sulle benzine, sulle accise o sui posti barca ma che, viceversa, altri e di ben altro spessore erano i temi su cui impostare una trattativa con il Governo nazionale e misurare, così, la nostra capacità di governo strategico dell’Autonomia.
Usiamo non a sproposito il termine Autonomia con la A maiuscola perchè è proprio questo il punto di partenza e di arrivo di una rinegoziazione con il Governo Monti. Continua a leggere

02/02/2012

Fare previsioni su quello che accadrà nei prossimi mesi è difficile. Su quello che accadrà alle prossime elezioni politiche è impossibile. Ogni giorno leggiamo notizie impensabili solo qualche settimana fa. La politica è andata in fuorigioco, commissariata da Monti, ed è davvero difficile ipotizzare quale ruolo avranno, di qui ad allora, gli attuali partiti ed i loro leader. Ancora meno facile è immaginare che parte potranno giocare quelli che si stavano scaldando a bordo campo e che facevano intravvedere una loro prossima discesa in campo. Continua a leggere

23/01/2012

AUTONOMIA SPECIALE A RISCHIO.
Si fa un gran parlare, in tempi di vera e propria emergenza economica e sociale, delle ragioni della specialità regionale. Per Luca Antonini, costituzionalista e presidente della Commissione per l’attuazione del federalismo, definito il “guru” del federalismo, la specialità non ha più senso e le regioni speciali non hanno più motivo di esistere perchè “le motivazioni su cui i padri costituenti fondarono queste aree privilegiate del Paese oggi non sussistono più”. Continua a leggere

QUANDO VEDRÀ LA LUCE IL NUOVO ISTITUTO PER I BENI CULTURALI DI VILLA MANIN?

La Regione Friuli Venezia Giulia con l’istituzione nel 1971 del Centro di catalogazione e restauro dei beni culturali con sede a Villa Manin di Passariano è stata da sempre all’avanguardia nel campo della conoscenza e della divulgazione del patrimonio culturale del proprio territorio dotandosi fin da subito di strutture Continua a leggere

TAGLIO DI 4 MILIONI DI EURO ALLA CULTURA IN FVG

La Finanziaria regionale del 2012 ridurrà i fondi al settore della cultura. Lo denuncia il centro–sinistra, che già durante
l’iter in commissione aveva chiesto chiarimenti all’assessore alla cultura Elio De Anna. «Mancano 4 milioni ai fondi per la cultura nella Finanziaria all’esame del consiglio regionale» Continua a leggere

FERMI AL PALO TRE PROGETTI STRATEGICI PER TRIESTE E LA REGIONE

Sarà stato l’effetto dei fischi che il ministro delle Infrastrutture si è beccato dai costruttori esasperati per le tante, troppo promesse non mantenute, fatto sta che il ministro Altero Matteoli ed il suo collega dello Sviluppo economico Paolo Romani hanno protestato vivacemente per i tagli imposti da Giulio Tremonti Continua a leggere

16/01/2012

Ripartire dalla nostra Autonomia.
Riprendiamo la nostra newsletter in questo nuovo anno e con qualche giorno di ritardo dovuto alla difficoltà di riprendere il filo di una riflessione che, di questi tempi e complice la velocità di quello che si muove attorno a noi, stenta a ritrovare una sua coerenza e a farsi sintesi.
E’ il nostro stesso mondo, sin nel più piccolo paese di questa nostra piccola regione, che fa quotidianamente i conti con un’attualità in continua evoluzione. Quello che solo un mese fa era certo oggi ha contorni sicuramente più labili. Continua a leggere

23/12/2011

ET VOILA’: DEBUTTA IL PARTITO TRASVERSALE.
Con il voto finale sulla Finanziaria per il 2012 e sugli altri documenti contabili il consiglio regionale ha chiuso i battenti. Una chiusura dei lavori mai prima d’ora così intrisa di veleni e polemiche. Per la sua straordinaria importanza, la sessione di bilancio porta sempre con sé tensioni, scontri, confronti accesi tra maggioranza e minoranze come pure dentro gli stessi gruppi consiliari. Il giorno dopo, poi, le caselle di posta elettronica dei giornali vengono intasate da chiarimenti e precisazioni sulle ragioni degli uni e degli altri. E’ sempre stato così. Sempre, tranne quest’anno. Continua a leggere

04/12/2011- Mario Monti: “La Manovra” 1/12

La Manovra di Monti: stretta su pensioni e costi della politica, una tantum su capitali scudati. Nella manovra appena varata dal Cdm, si è dato peso all’equità. Lo ha detto il premier Mario Monti in conferenza stampa. “Abbiamo avuto cura nel distribuire i sacrifici”, ha spiegato Monti annunciando misure più severe nella lotta all’evasione. “Fino ad oggi in Italia abbiamo visto tanti decreti salva qualcosa, che erano espressione di interessi particolari”, ha aggiunto Monti -. Questo chiamatelo decreto salva Italia”.

BLITZ CONTRO LA FVG FILM COMMISSION

Il blitz dell’Assessore alle Attività Produttive Federica Seganti che ha inserito nel disegno di legge votato ieri dalla Giunta sulle variazioni di bilancio la cancellazione del capitolo di spesa destinato alle attività della FVG Film Commission è un atto grave che avrà conseguenze disastrose sia per l’immagine della nostra Regione a livello internazionale, sia per le negative ricadute economiche che questa scelta provocherà. L’ipocrisia del segretario della Lega Nord – Pietro Fontanini – che richiama la sovranità del Consiglio Regionale per giustificare il golpe censorio del suo assessore nei confronti del film di Marco Bellocchio si commenta da sé. E’ vero invece che il 50% degli ordini del giorno approvati in questi anni dall’Assemblea regionale restano lettera morta, senza contare il fatto che quello specifico proposto dal consigliere Edoardo Sasco alla vigilia di Natale non era nemmeno stato accolto dalla Giunta mentre è stato approvato con un solo voto di scarto dal Consiglio: 25 favorevoli contro 24 contrari. Grave il fatto che con questa norma – che comunque dovrà essere approvata dal consiglio regionale a fine giugno – si colpiscano anche altre produzioni che avevano viste accolte le proprie domande per accesso ai finanziamenti regionali prime fra tutte la Paco cinematografica che sta girando proprio in questi giorni a Trieste  il nuovo film di Giuseppe Tornatore “The best offer” o la Red Film che dovrebbe girare la nuova serie della fiction televisiva “Un caso di coscienza”.
Inaccettabile e incomprensibile il commento del presidente della regione Renzo Tondo il quale ha dichiarato che “in questo momento ci sono cose più importanti che finanziare film”: evidentemente non è consapevole che l’industria dell’audiovisivo è uno dei settori in crescita dell’economia mondiale. Come non deve essere al corrente che le ricadute economiche connesse all’attività della FVG Film Commission – finanziata con circa 1 milione di euro – si aggirano sugli 8 milioni di euro e che i posti di lavoro in regione collegati alle produzioni che scelgono di girare nella nostra regione sono oltre un centinaio.
Stiamo facendo una pessima figura a livello planetario – basti ricordare l’articolo uscito mesi fa su Variety a Los Angeles negli USA – con il rischio che in futuro, vista la nostra scarsa affidabilità, nessuno venga più a girare film in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una scelta che rischia di mettere la parola fine ad un’esperienza – quella della FVG Film Commission – ammirata e presa ad esempio in tutt’Italia: un atto di autolesionismo davvero imperdonabile.
Viene in mente la famosa storiella di quel marito che per fare un dispetto alla propria moglie si evira.
L’ultima speranza è che il Consiglio regionale fra un mese ponga rimedio a questo madornale errore ripristinando il principio inviolabile che le regole non si cambiano in corsa.

Piero Colussi Consigliere regionale Cittadini-Libertà Civica

Trieste, 19 maggio 2012

31/05/2011 – IL BIS DI MARIA TERESA BASSA POROPAT

Maria Teresa Bassa Poropat ricomincia da oggi a lavorare come presidente della provincia di Trieste. Dopo i festeggiamenti di ieri sera per la netta vittoria sul rivale Giorgio Ret, da questo pomeriggio si pensa gi alla nuova giunta provinciale e alla redistribuzione delle deleghe degli assessori. Sentiamo. – Intervistati: MARIA TERESA BASSA POROPAT (Presidente Provincia Trieste)